sabato 7 novembre 2015

Brandon Bottlerocket

Era il 2005, più o meno in questo periodo dell'anno, e il mio amico Ben m'aveva segnalato su myspace il link ai Teenage Bottlerocket. Non li conoscevo per niente, ma sentiti quei pochi pezzi in streaming m'ero subito comprato il cd "Total" su ebay. Capolavoro assoluto. Era un periodo che ero quasi stanco del genere, ma i Teenage Bottlerocket m'han fatto ricredere e ancorare ancora di più al genere stesso. Li avevo visti quello stesso inverno, al Milk. Era una notte molto fredda tra Natale e Capodanno. Non c'era ancora Miggy al basso, mi pare. Avevano poi dormito in saletta da Matteino, e ancora adesso ridiamo del fatto che non erano riusciti ad accendere la stufetta e così Matte li aveva trovati la mattina dopo esattamente nella stessa posizione di come li aveva lasciati. Nel 2008 avevo preso il loro cd "Warning device" ed era l'ennesima conferma di quanto mi spaccassero il culo. Mia nonna era all'ospedale per essere operata al cuore. Quasi 4 anni dopo, 12 febbraio 2009, avevo organizzato la loro data a Genova. Stamattina la Sara m'ha ricordato su whatsapp di quella serata. Non stavamo ancora insieme, per poco. Lei era venuta anche con la febbre, m'aveva aiutato tantissimo (anche coi soldi a fine serata). Il concerto era stato bellissimo, come al solito. Era stato, per me, un rollercoaster di emozioni. Ricordo di averli accompagnati, con la Sara che guidava, al loro bed&breakfast, sopra Principe. Il giorno dopo io e la Sara eravamo andati, ovviamente, al corso per la qualifica di educatori, e c'eravamo anche incontrati al porto antico, sconvolti dalla sera prima. Una volta finita la mattinata ero andato al bed&breakfast a passare ancora qualche ora coi TBR, e Brandon m'aveva preso per il culo per tutto il tempo, m'aveva incitato a limonarmi la loro driver. Che ridere. Era stato divertente, imbarazzante, speciale. Ripensandoci, sentivo già qualcosa per la Sara. Quello per la Sara è stato il primo concerto "vero", con una band da fuori, con qualcuno da "ospitare. E' stata l'ultima volta che ho visto i TBR e quindi l'ultima volta che ho incontrato Brandon. In tutti questi anni ci siamo sempre sentiti, ogni tanto, tramite facebook, e abbiamo scherzato su quella sera. M'aveva scritto quando dovevano suonare a Milano, dicendomi di andare che gli avrebbe fatto piacere rivedermi. S'è sempre ricordato di me e di quella serata/mattinata insieme. Abbiamo sempre avuto un bel ricordo l'uno dell'altro, ed è veramente assurdo che sia morto così all'improvviso.
I Teenage Bottlerocket hanno tenuto il "punk rock ramones" vivo nel momento più di difficile per il sotto-genere stesso. Hanno messo d'accordo tutti, e continuano a farlo. E, come dice quel monumento dallo stadio, "vivere nel cuore di chi resta non è morire". Oggi più di ieri, e domani più forte di oggi... ONE-TWO-THREE-FOUR!

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